Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Barbiano di Cotignola)

Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Barbiano di Cotignola)
Via Antica Pieve 9 – 48033 Barbiano RA

Patrono: Santo Stefano Protomartire (26 Dicembre)
Diocesi: Imola
Arciprete: Don Gabriele Bordini

Ambito culturale : Maestranze romagnole (costruzione chiesa).
Maestranze romagnole (restauro)

DESCRIZIONE

La chiesa parrocchiale di Barbiano, collocata in via Antica Pieve, presenta una pianta ellittica da cui si accede a sei cappelle separate da colonne ioniche che reggono un cornicione con triglifi e sul quale si apre un’amplissima volta.
In particolare, laddove la pianta della cappella corrispondente al presbiterio è di forma quadrangolare, le altre sono semicircolari.
Le maggiori differenze fra il precedente edificio, attribuibile a Giovan Battista Aleotti, e quello attuale progettato da Cosimo Morelli, emergono in particolare nella parte superiore delle due chiese: quella dell’Aleotti presenta una serie di grandi finestre, mentre l’altra ha una sorta di tiburio a protezione della volta, rifatta con strutture in cemento armato e decorata internamente da Alessandro della Nave e da Antonio Villa.
In una cappella a sinistra è collocato l’altare della Madonna venerata col titolo di Madre Incoronata, mentre l’altare intitolato a Cristo Redentore è stato inaugurato la notte del 31 dicembre del 1900.
La costruzione di questo altare la si deve all’arciprete don Giovanni Ricci.
La chiesa è affiancata poi dalla torre campanaria: è alta 46,70 metri e poggia su una base di 10 metri di lato; quattro pilastri armati ne determinano l’ossatura e in sommità si congiungono per formare l’anello su cui si appoggia la croce oscillante.

NOTIZIE STORICHE

900 d.C. (costruzione chiesa)

di questo primo edificio, sui cui resti sorge l’attuale chiesa parrocchiale di Barbiano, non resta più alcuna traccia evidente.

1400 (ricostruzione chiesa)

la realizzazione dell’edificio è antecedente al 1409, scampando così alla distruzione che ha colpito il castello attiguo di Barbiano.

1710 (demolizione totale chiesa)

l’antica pieve romanica, divenuta ormai piccola e fatiscente, viene demolita per procedere così alla costruzione di un nuovo e grandioso edificio, su decisione dell’arciprete Manzoni di Lugo. Non si conosce l’identità dell’architetto che l’ha progettata, ma si propende per Giovan Battista Aleotti.

 

1773 – 1792 (completamento chiesa)

con la morte del Manzoni, avvenuta nel 1720, i lavori di costruzione del nuovo edificio vengono interrotti, per poi riprendere nel 1773 su iniziativa del cardinale Bandi e dell’economo don Francesco Melandri, seguendo il progetto dell’architetto Cosimo Morelli.

1945 (restauro chiesa)

gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, l’edificio viene restaurato e il campanile completamente ricostruito.

Fonte:http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/

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